Saverio Terruso nasce a Monreale (Pa) l'11 gennaio 1939. Dopo aver frequentato a Palermo i corsi della scuola d'Arte fino al 1959, si trasferisce a Milano, dove segue a Brera i corsi di Pittura di Domenico Cantatore, conseguendone il diploma. In seguito frequenta la scuola di scultura di Francesco Messina, sempre all'accademia di Brera.
Il 1963 segna l'inizio della carriera artistica di Terruso, che esordisce con una serie di mostre personali e collettive in tutta Italia.
Lavora intensamente ed è il più giovane pittore inserito in un gruppo di maestri contemporanei quali: Guttuso, Sassu, Fiume, ecc.
Dopo aver insegnato all'Accademia di Belle Arti di Palermo e all'Accademia di Carrara, Terruso, dal 1979 è titolare della cattedra di Pittura presso l'Accademia di Belle Arti di Brera a Milano.
Nel 1979 la pittura di Terruso approda in Germania, dove riscontra consensi ed i suoi dipinti vengono esposti in Musei ed importanti Gallerie come la "Haus Der Kunst" di Monaco di Baviera, la "Picta Galerie" di Ulm, la "Hilghe Galerie" di Augsburg.
Nel tempo continuerà ad esporre le proprie opere in tutta America fino ad arrivare a Hong Kong nel 1996 esponendo alla "Trigram Gallery", nel contemporaneo sono numerosissime le mostre in tutta Italia.
Il lavoro di Terruso si alterna fra lo studio di Milano e New York.
"Quello di Terruso è un universo eclettico. Il suo dinamismo creativo irrompe come un torrente in piena dalle grandi tele che egli affronta come una sfida con se stesso, insofferente dei confini, intensi come limitazione di spazio e di tempo.
Ed infatti li supera continuamente, sia realizzando dipinti sempre più grandi, ma anche nelle tele di piccole dimensioni. Questo superamento dello spazio costantemente evidente, tangibile. Ogni rappresentazione pittorica non è che il particolare di un immenso affresco, il dettaglio palpitante di un attimo di vita, mediata dall'interpretazione fantastica dell'artista".
"Gli inizi del Terruso pittore sono astratti. L'esuberanza e l'entusiasmo da neofita del giovanissimo artista sfociano in esplosione di colore, scintillanti fuochi d'artificio che attestano quale potenziale di creatività sia in possesso del giovane artefice. Ma ben presto questa pur inebriante produzione non appaga più Terruso. Egli medita e decide di arginare e disciplinare la sua spontaneità coloristica entro i vincoli di una studiata figurazione. Osserva e lavora moltissimo. Per anni produce centinaia di disegni. Il tratto è forte, deciso, personalissimo. Durante il periodo del 1968, Terruso, costretto ad un periodo di immobilità a causa di una frattura, coglie l'opportunità di lavorare appassionatamente, vivendo l'angoscia e la paura della sua terra, causa del terremoto, attraverso quei drammatici disegni.
I risultati di quell'instancabile ricerca di sintesi della figurazione si fanno ben presto sentire nella pittura che appare salda e ben strutturata nella robusta costruttività coloristica.
Col passare degli anni il colore si affina , e via via rischiarandosi, arriva ad una luminosità che ha il bagliore delle gemme più preziose ed una purezza incomparabile".
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